lunedì 17 agosto 2009
Inno di Mameli.
C'è chi in Italia dice che l'Inno di Mameli è superato, che non funziona più. Adesso addirittura dicono che nessuno in Italia conosce il nostro Inno.
A queste persone voglio dire:
Avete mai visto le partite della nazionale in cui anche 80000 persone lo cantano?
Avete mai visto la Festa della Repubblica in cui tutti gli spettatori lo cantano?
Avete mai visto la Festa della Liberazione in cui migliaia di persone lo cantano?
Avete mai visto le Olimpiadi in cui la gente si commuove a cantarlo?
Avete mai visto i GP in cui vincono le Ferrari o le Ducati?
Avete mai visto le Feste Nazionali delle varie Forze Armate?
Avete mai visto i bambini che lo cantano orgogliosi?
Avete mai visto i mondiali di nuoto in cui perfino i commentatori si commuovono ad annunciarlo?
Se la risposta è no a tutte queste domande consiglio la visione di questo video delle olimpiadi invernali di Torino 2006.
Reyjam.
Nascevano oggi: Pierre de Fermat
Lene Marlin
Robert De Niro
Morivano oggi: Ludwig Mies van der Rohe
Aldo Palazzeschi
Accedde oggi:
Nel 1945 l'Indonesia ottiene l'Indipendenza dai Paesi Bassi.
Nel 1960 il Gabon ottiene l'Indipendenza dalla Francia.
Nel 1999 nella Turchia nord-occidentale un terremoto di magnitudo 7,4 della scala Richter uccide più di 11000 persone e ne ferisce più di 44000.
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2 commenti:
Io non capisco nulla di quello che dice il vostro imno. Una volta gli ho chiesto a mia insegnante e mi ha dato una versione un po’..., non so come dirlo.
Te la volevo mostrare ma non la trovo. La cercherò.
So che la lettera è questa.
Fratelli d’Italia
l’Italia s’è desta
dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa.
Dov’è la vittoria?
Le porga la chioma;
che schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte.
l’Italia chiamò.
Noi fummo per secoli
Calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l’ora suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte.
l’Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l’unione e l’amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriam di far libero
il suolo natìo:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte.
l’Italia chiamò.
Dall’Alpe a Sicilia,
ovunque è Legnano,
ogni uom di Ferruccio
ha il core, ha la mano,
i bimbi d’Italia
si chiaman Balilla,
il suon d’ogni squilla
i Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte.
l’Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
le spade vendute;
già l’Aquila d’Austria
le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
il sangue polacco,
bevè, col cosacco,
ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte.
l’Italia chiamò.
Quella è la versione integrale, in genere si canta la prima strofa ripetendo gli ultimi versi.
In effetti è difficile da capire , anche perchè è ricco di simboli e di termini ricercati e non più utilizzati nella lingua corrente.
Reyjam.
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